martedì 17 giugno 2008

Tutto iniziò con un invito...


martedì, 31 luglio 2007

di Teresa Ciulli
della combriccola di lettori del Presidio germinazioni (Lecce)

La visione
Aspetta ho letto una cosa sul giornale, ieri.
Nella pagina della cultura, o era in quella della cronaca?
Di una festa di lettori, beh, anche la mia. Dove ho messo quella pagina?
Ricordo di averla strappata e messa in vista da qualche parte, non abbastanza però.
E’ organizzata dai Presidi del Libro questo lo ricordo e ricordo che mi ha colpito il numero, l’idea. Pagina 58 era scritto grande nel titolo. Pagina di che? Di un libro qualunque che ha una prerogativa rispetto a tutti gli infiniti altri, che qualcuno lo sta leggendo; che adesso, ora, sta poggiato a fianco al comodino della mia stanza da letto; della tua. O se non leggi a letto sta invece poggiato, aperto chiuso con segnalibro o senza con orecchietta o con matita alla pagina dove il lettore lo ha abbandonato per un concorso di circostanze, altrove: una scrivania, un divano; una sedia un po’ appartata; per terra su un balcone. Sulla mensola della cucina. Sullo scheletro di panchina nel pubblico giardino.
Ma non un libro su cui stai studiando su cui stai lavorando ma un libro che è un appuntamento con l’immaginazione; fra te e lei.
Stava scritto sul giornale che quel libro, di pura lettura, di pura fuga dalla nostra biografia, dobbiamo se vogliamo è chiaro, oggi mettere con noi in tasca in borsa in cartella, nella sacca della spesa, in macchina in bicicletta in autobus in treno; in metropolitana (come faccio sempre)!
Portarlo con noi perché oggi pomeriggio, alle 18 credo, ci incontriamo in piazza per leggere ad alta voce la pagina 58 del nostro libro. Io me ne starò in disparte beninteso perché mi vergogno troppo a leggere ma voglio vedere sentire farmi una idea, guardare: un pozzo verticale di pagine 58 un corto circuito fra i libri di decine di biblioteche e di lettori.
Decine di interferenze fra i gusti le scelte le modalità di pensiero e i timbri delle voci, degli autori dei lettori. E anche l’interferenza di una manifestazione, di una festa, che entra di soppiatto a casa mia sul libro che sto leggendo per farmi tornare indietro di pagina se sto avanti o addirittura, che sacrilegio! farmi fare un balzo e andare a leggere ciò che ancora deve farsi largo nella storia e nella vita, mia, del libro: un appuntamento col futuro che chissà se tutti gradiscono. Ognuno, io, tu, sei invitato a leggere, la tua pagina 58; poi la strappi.
Che dici? Che assurdo, che bestialità che follia? Perché poi? Io non voglio rovinare il mio libro. Ma a pensarci ogni incontro lascia una impressione una ferita una cicatrice un segno; anche questo.
Lascia un dono; ogni incontro è uno scambio.
Tornerò stasera a casa col mio libro ferito e arricchito da una voce da una scrittura da una parola imprevista che adesso non so neppure immaginare. Dicono che si leggerà a coppie.
E che alla fine della lettura di pagina 58 ci si scambierà la pagina.
Gli organizzatori pronti con lo scotch hanno preparato un nastro speciale per l’evento dove sta scritto: Festa del lettore; Presidio del Libro, anno 2007, corto circuito.
Ne abbiamo bisogno e di incontri anche e di parole che hanno avuto la forza e il coraggio di staccarsi dalla giornata e dalla mente di qualcuno per andarsi a poggiare come api nell’arnia della pagina. Di quel miele abbiamo bisogno. Di una condizione del pensiero che favorisca l’esercizio della conoscenza della critica dell’immaginazione. Senza questo orizzonte davanti non c’è futuro.


Valentina e Teresa a Cagliari, il 3, anzi il 4 novembre 2007

fotografate da Daniela Zedda


Cos' è Pagina 58
da Teresa Ciulli e Valentina Sansò
e la combriccola di lettori di Germinazioni


E' una proposta rivolta a tutti i Presìdi d’Italia, un momento di comunanza da generare all’interno delle singole programmazioni locali, un momento capace di realizzare simbolicamente l’unione tra persone distanti, che spesso non si conoscono, ma che nutrono la stessa passione… la lettura.
Collegamento tematico e temporale tra Presidi.
Con Pagina 58 si chiede a tutti i lettori di venire in piazza (il nostro Presìdio conta di darsi luogo in una piazza della città, di uscire incontro agli altri), o comunque di raggiungere il Presìdio più vicino, portando con sé il libro che sta leggendo in quel momento: insieme poi si apriranno tutti i libri a pagina 58 e si leggeranno a turno, ad alta voce, tutti… ingenerando una sorta di coralità a più testi…
Ogni Presidio potrà stabilire quanto tempo dedicare a questa iniziativa, noi vorremmo fare una nuova avvincente maratona, quindi attraversare l’arco di una giornata, raggiungere tutte le persone, dal passante all’appassionato, dal bambino all’anziano passando per i ragazzi in giro per la città… un tempo lungo, una fiaccola da tenere accesa.
Il tutto, nel nostro Presidio, verrà accompagnato da una regia fuori campo: una telecamera che in tempo reale proietti le letture e le voci su un grande schermo…
È nelle nostre intenzioni coinvolgere altre associazioni attive nel nostro territorio ed almeno una scolaresca.

I libri dei partecipanti verranno “marchiati” da questo evento: non strapperemo i libri, ci è parso un sacrilegio (il gruppo Germinazioni riunito ha poi decretato che la visione di Teresa avrebbe fugato i potenziali partecipanti!), prepareremo invece un timbro speciale della giornata, una sorta di annullo postale che testimoni l’avvenuta partecipazione e lasci un segno nel libro a pagina 58… mentre noi invece raccoglieremo le adesioni e la memoria di questo giorno attraverso una fotocopia della pagina 58 di ciascun partecipante.
Sarà senza dubbio un modo per leggere insieme e consigliarsi i libri a vicenda…


venerdì, 21 settembre 2007
Che accada l'insignificanza!

E' strano vedere realizzarsi una "visione", in genere essa quando accade si manifesta in silenzio in solitudine.
Ho sempre accolto questi ospiti con riguardo dandogli considerazione: ho avuto la fortuna di potermelo permettere....
In rare occasioni l'immaginazione è servita a una piccola comunità di persone adesso le proporzioni quelle rassicuranti a cui ero abituata sono saltate.
Pagina 58 era ieri sulle pagine dei giornali, ho letto per davvero, e con stupore, e rossa in viso, la mia visione sulle pagine dei giornali.
Stare dentro una rete grande come questa consente a una idea di circolare velocemente c'è da dire che questa rete consente, dà diritto a un privilegio, essere letti.
E ora a noi pagina 58, io ancora non so quale leggerò, forse Primo Levi, una cosa è certa: resisto a sapere qual'è. Ieri sera leggevo resistendo alla tentazione di guardare a che pagina ero arrivata. E' una sorpresa anche per me forse soprattutto per me, la mia pagina 58.
Certo è che anche se fosse totalmente insignificante rispetto al resto e può accadere, eccome può accadere anzi le probabilità che accada l'insignificanza sono altissime, da là uscirà un personaggio non contemplato, si chiama pagina 58 e il giorno 29 ottobre in alcune piazze accadrà un miracolo: da libri infinitamente diversi e lontani nello spazio nel tempo nei gusti e nel valore uscirà.
Chissà se qualcuno da qualche parte in Italia sta leggendo Se una notte d'inverno un viaggiatore, Calvino come sempre prima degli altri aveva visto questa rivoluzione del lettore; questo desiderio questa pretesa questa ingenua arrogante e intima richiesta: di avere un posto nella storia di dialogare con i personaggi di starci a tu per tu e sfruttando queste amicizie altolocate che stanno nei libri, principi conti serial killer archeologi ragazze di 16 anni che pensano come un professore del MIT, provare a cambiare il corso di un'altra storia, la nostra.

auguri a tutti amici lettori.

Teresa Ciulli

mercoledì, 26 settembre 2007
Germinazioni scrive una lettera d'invito

Cari amici,
fra pochi giorni, sabato, dalle 10 alle 10 (di sera) giusto con l'interruzione del pranzo il nostro presidio del libro, germinazioni, quello che curo insieme alla valorosa Valentina, festeggerà come molti molti altri presidi in Italia il lettore.
Cioè me cioè te cioè chi trova nei libri una porta aperta su un altrove.
Per me il libro è un guardaroba, un armadio. Dove dentro ci sono infiniti costumi di scena. Infinite sceneggiature infinite vite possibili.
Ogni volta lascio i miei vestiti quelli con cui di solito abito la vita mia velocemente gettati su una sedia che sta sempre, una sedia, vicino al mio libro; è di legno con la seduta di panno lenci blu. E via una volta dentro mi cambio.
Spessimo i vestiti che trovo sono o troppo grandi, larghissimi che vado tre volte o piccolissimi che manco posso respirare e la camicetta salta spesso con i bottoni che si vede subito che faccio ridere solo qualche volta, qualche magica irripetibile volta, il vestito mi sta a pennello come fosse proprio mio: stessa lunghezza della gonna, al ginocchio o alla caviglia, e anche le maniche e insomma qualche volta accade che tornando mi dimentico di cambiarmi daccapo.
Sto bene con quei panni anche se la gonna è troppo grande e poi con quell'armatura di fil di ferro tutta intorno ci vogliono dieci minuti per entrare in macchina e poi così non riesco a mettere le marce. Dovrei andare a cavallo in calesse in carrozza.
O a piedi magari con una scarpa si e l'altra no, come Cenerentola!
Certo che la location della nostra festa si presterebbe a una storia tipo Cenerentola: una meravigliosa scalinata di pietra del 600 ripida e vertiginosa che apre a un'anticamera e subito a vista una sala quadrata ristrutturata con un soffitto di legno che pare una vela sopra la testa e ampie vetrate che affacciano su un balcone di pietra e a portata di mano la enigmatica magnolia di quattrocento anni.
Lei da sola è uno dei due polmoni di questa città di sabbia dove vivo, Lecce.
Lì all'ex conservatorio di Sant'Anna cari amici vi aspetto, vi aspettiamo, per leggere insieme ad alta voce ognuno il suo il libro quello che state leggendo adesso quello che sta ignaro ancora della sua sorte poggiato sul vostro comodino o sulla vostra sedia preferita, aperto o chiuso col segnalibro o senza.
Che voi siate arrivati o no a pagina 58 li ci incontriamo per scambiarci per un attimo i nostri abiti per scambiarci per il tempo di una pagina un frammento di vite: quelle che stanno raccontate là dentro quella che ognuno di noi si porta appresso come la casa di una lumaca quella che vorremmo quella che sarà se riusciamo a riconoscere un desiderio e a dargli voce.

auguri amici e sarebbe bello darsi appuntamento tutti alla stessa pagina, ci vieni? a sabato!

teresa ciulli


Nessun commento: